St. Lucia

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(ale.88)
view post Posted on 3/2/2011, 17:38




St. Lucia

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La costruzione di numerosi villaggi turistici ha reso la verde e montuosa Saint Lucia una delle destinazioni caraibiche alla moda per i turisti dei viaggi organizzati, ma l'isola è lontana da un asettico sviluppo. In questo paradiso tropicale sono ancora le banane, e non il turismo, la principale risorsa economica.
Gran parte del panorama è rurale: piccoli villaggi costieri di pescatori cedono il passo a un entroterra con piantagioni di banane e palme da cocco, nascoste in valli profonde i cui versanti sono ricoperti del sontuoso manto della giungla. Questo terreno frastagliato continua in mare, dove gli amanti delle immersioni troveranno un paradiso sottomarino fatto di montagne, grotte e pareti scoscese.
Ma il panorama più suggestivo di St Lucia si trova a sud, nel punto in cui le due cime vulcaniche gemelle dei Pitons s'innalzano drammaticamente dalla costa con la loro caratteristica sagoma. Il lungomare è punteggiato da baie riparate e spiagge dove potrete rilassarvi in solitudine (oppure godervi il tramonto in due, naturalmente).

Indice:
Ambiente
Da Vedere

Informazioni pratiche:
Ordinamento: stato indipendente nell'ambito del Commonwealth
Documenti: per entrare a St. Lucia ai cittadini europei e degli Stati Uniti é necessario il passaporto e un biglietto di ritorno o di continuazione del viaggio (barca o aereo). All'arrivo in dogana viene rilasciato un visto d'ingresso valido 3 mesi. Non necessitano di passaporto i cittadini inglesi, canadesi e francesi per soggiorni fino ad una settimana. Al momento di lasciare St. Lucia via aereo vi sarà richiesta una tassa d'uscita di 68 EC$ (circa 16,32€), se lasciate l'isola via mare la tassa d'uscita é di 30 EC$ (circa 7,20€). Il pagamento dovrà essere effettuato in contanti, potrete pagare sia EC$ che in dollari americani.
Salute: ll servizio sanitario a St. Lucia é piuttosto carente, esistono alcuni ospedali e cliniche private alle quali ci si può rivolgere in caso di bisogno. Per gravi necessità sarà da considerare un trasferimento in Martinica. In caso di emergenza chiamare il 911, ci sono diversi ospedali: Victoria Hospital a Castries- St.Jude's Hospital a Vieux Fort - Dennery Hospital a Dennery - Soufrière Hospital a Soufrière. Clinica privata Tapion Hospital a Castries, con un servizio di pronto soccorso 24h/24 758-4592000 A Saint Lucia esiste il rischio di bilharziosi, é quindi sconsigliato bagnarsi nelle acque stagnanti. La vipera fer-de-lance é presente sull'isola, il suo morso può essere mortale.
Patente: per guidare é necessaria la patente locale temporanea, rilasciata presso gli Uffici d'Immigrazione all'aeroporto, presso gli uffici di polizia locali e le compagnie di noleggio auto. Il costo é di 54EC$ e la validità di 3 mesi.
Fuso Orario: l'ora di Saint Lucia é 5 ore indietro rispetto all'Italia, 6 ore quando vige l'ora legale.
Lingua: la lingua ufficiale é l'inglese, il creolo é molto usato dalla popolazione locale. Gli avvicendamenti storici tra francesi e inglesi hanno influenzato la lingua creola di St. Lucia, dando vita ad un «patois» di derivazione francese, con il quale la popolazione locale riesce a comunicare con i vicini francesi della Martinica.
Moneta: La valuta di Saint Lucia é il Eastern Caribbean Dollar (EC$ o XCD), 1 EC$ = 0,241658 EUR. Le maggiori carte di credito (Visa, American Express) sono accettate praticamente da tutti gli hotel, ristoranti e negozi.
Indirizzi e telefoni utili:
Ambasciata d'Italia: Vice Consolato Italiano a St.Lucia, Reduit, PO Box GM 848 - Castries, Email: [email protected], Tel: 758 452 0865, Fax: 758 452 0869.
Emergenze: polizia 999, ambulanza e vigili del fuoco 911.
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: +1-758
Clima: a St.Lucia il clima é tropicale e ventilato, le stagioni si dividono in inverno ed estate, identifichiamo comunque un periodo più secco che va da febbraio a maggio e un periodo più umido va da giugno a ottobre.
Le precipitazioni hanno una media annuale di 1500/1750mm lungo le zone costiere, di 4000mm nella foresta tropicale. Le temperature medie di tutto l'anno anno sono di 25/30°C, ma durante la stagione umida possono raggiungere i 32 gradi.
Sito Ufficiale: www.stlucia.org/

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Edited by (ale.88) - 6/2/2011, 17:34
 
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(ale.88)
view post Posted on 3/2/2011, 19:53




Pitons

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Costituiscono il simbolo dell'isola caraibica di Santa Lucia e sono state immortalate nella bandiera di questo piccolo paese.

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Sono i monti Pitons, 2 coni spettacolari di origine vulcanica situati nella parte meridionale della costa occidentale di Santa Lucia, vicino alle città di Soufrière e Choiseul. Il più alto dei 2 Pitons si chiama Gros Piton, mentre il più piccolo si chiama Petit Piton. Entrambi raggiungono un altezza di poco inferiore agli 800 metri. A collegare le due cime una frattura nel terreno, chiamata, Piton Mitan, da cui esce della lava. In questo video si puà avere una visione da ll'alto dei monti Pitons, mentre in quest'altro video è possibile vedere le 2 montagne dal basso. E' possibile osservare i 2 Pitons anche da altri punti panoramici, effettuando delle escursioni nelle foreste circostanti.
I monti Pitons sono ricoperti da una fittissima vegetazione e sono circondati ai loro piedi da piccole baie che, data l'origine vulcanica del posto, sono caratterizzate da sabbia scura. Lungo la costa che circonda i Pitons, si susseguono i villaggi colorati dei pescatori. Oltre ad essere stati raffigurati sulla bandiera di Santa Lucia, le due note montagne hanno dato anche il nome a una birra prodotta lì. Dal 2004 fanno parte dell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.

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(ale.88)
view post Posted on 3/2/2011, 20:11




Ambiente

L'isola di Saint Lucia fa parte delle piccole Antille, tra il 60° e il 61° parallelo ovest e tra il 13° e 14° di latitudine nord, a circa 30 km a sud dell'isola francese Martinica e 25 km nord dell'isola di St. Vincent, ed é bagnata dal Mare dei Caraibi e dall'Oceano Atlantico. St. Lucia ha forma di goccia e si estende per 43 km di lunghezza e 23 km di larghezza, per una superficie totale di 619 km.
Di origine vulcanica, St. Lucia é un isola montagnosa con vallate occupate dalla foresta tropicale che degradano verso il mare dando spazio a piantagioni di canne e banane. Il punto piu' alto é il Mont Gimie di 959 m., ma davvero caratteristici nel panorama di Saint Lucia sono i Pitons, due coni vulcanici spettacolari, Petit Pitons e Gros Piton alti rispettivamente 750m. e 790m., diventati il simbolo di St. Lucia ed eletti dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. La parte nord dell'isola, meno montagnosa e con un clima più secco, ospita la maggior parte delle strutture alberghiere e lungo l'asse stradale Castries-Gros Islet si é sviluppata la principale zona di terziario e di commerci, al di là della piccola capitale circondata dalle colline. Lungo la costa ovest bagnata dal mare dei Caraibi sorge la maggior parte dei centri abitati e ritroviamo le spiagge migliori. La costa est, bagnata dall'oceano Atlantico, é decisamente meno abitata, sono rare le spiagge e il mare é spesso ostile; la parte nord-est di St. Lucia non ha collegamenti stradali e centri abitati.
Saint Lucia affascina per le sue vallate di foresta tropicale incontaminata e per le sue cascate e corsi d'acqua. La foresta umida ricopre il 10% della superficie dell'isola e molte zone sono nominate Riserva naturale protetta. St Lucia ospita una varietà di piante e fauna tropicale. Tra le specie animali presenti sull'isola ricordiamo il pappagallo di St. Lucia, specie endemica e protetta, il boa conscriptor, la vipera Fer de Lance, diversi tipi di rane, iguane e lucertole; manguste e agouti. Il Fregate Island Natural Reserve, sulla costa atlantica nella regione di Dennery, ospita diverse delle specie elencate, comprese alcune specie di uccelli endemici e diversi tipi di aironi. Il Maria Island Natural Reserve, davanti a Sandy Beach a Vieux Fort, é l'unico habitat di una delle specie più rare di colubro dal collare, e delle lucertole zandoli te delle Isole Maria, oltre che di numerose specie di uccelli. La formazione geologica di Saint Lucia la rende attraente anche per l'attività vulcanica ancora presente soprattutto nella regione di Soufrière, l'ultima eruzione vulcanica é stata nel 1766. Da visitare le Soulphure Springs o altre cascate o giardini nei dintorni di Soufrière, dove potrete fare il bagno in acque a 40°C, apprezzando la natura tropicale che circonda questi siti.
Di origine vulcanica come tutte le isole dell'arco delle Piccole Antille, Saint Lucia ha spiagge di sabbia nera e chiara. La maggior parte delle spiagge chiare si concentra sulla costa caraibica dell'isola a nord di Castries, tra Vigie e Gros Islet, ma non bisogna perdere più a sud, nella regione di Soufrière, le più spettacolari cricche e piccole baie contornate da palme e nello spettacolo di una natura rigogliosa.
 
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(ale.88)
view post Posted on 5/2/2011, 17:38




Da Vedere

Castries
Castries, centro commerciale e capitale dell’isola, è un’animata città portuale che si affaccia su un grande porto naturale. La zona più vivace si trova immediatamente a sud-est del porto, in Jeremie St e Peynier St, dove il Castries Market ospita decine di bancarelle di frutta, verdura e artigianato. Fondata dai francesi nel XVIII secolo, la città fu devastata per tre volte da un incendio tra il 1785 e il 1812, e nuovamente nel 1948, di conseguenza non può vantare molti edifici storici. Derek Walcott Square è sopravvissuta all’ultimo incendio e oggi è una tranquilla piazza centrale circondata da alcuni edifici di legno con elaborati balconi, portici e vetrate del XIX secolo, una bella biblioteca in stile vittoriano e l’imponente Cattedrale dell’Immacolata Concezione. Di fronte alla cattedrale, sul lato est della piazza, c’è una pianta secolare che si pensa abbia 400 anni.

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Marigot Bay
Marigot Bay è una deliziosa baia protetta, con una piccola spiaggia orlata di palme sulla quale si affacciano i verdi fianchi delle colline. Il porto interno è talmente lungo e profondo che un’intera flotta inglese (a quanto si dice) riuscì in passato a sfuggire alle navi da guerra francesi, nascondendosi nella baia e coprendo gli alberi con fronde di palma. Nel 1967 in questa baia è stato girato il musical Il favoloso dottor Dolittle, con Rex Harrison.
Marigot Bay è un popolare ancoraggio per le imbarcazioni da diporto, ed è sede di un porticciolo turistico con un ufficio doganale, un mercatino, acqua, ghiaccio e carburante.

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Pigeon Island National Park
Pigeon Island è più un monumento storico che una vera e propria riserva naturale, con ruderi che datano alla metà del XVIII secolo tra i quali una fortezza, alcune caserme e diversi cannoni arrugginiti. Il parco è pieno di altissimi alberi, con qualche grande baniano, e offre un bel panorama della costa e della vicina Martinica.
La storia dell’isola è legata al commercio delle spezie e risale al decennio 1550-60, quando il suo primo colono francese, Jambe de Bois ('Gamba di Legno'), la utilizzava come base per depredare le navi spagnole di passaggio. Due secoli dopo l’ammiraglio inglese George Rodney vi fece costruire un fortino per tenere sotto controllo la flotta francese della Martinica. Con la fine delle ostilità tra le due potenze europee rivali, il forte cadde in disuso durante il XIX secolo e non fu più ricostruito. Gli Stati Uniti vi sistemarono una piccola stazione radio durante la seconda guerra mondiale.

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Rodney Bay
Rodney Bay è una grande baia riparata che comprende il villaggio turistico di Reduit Beach e il piccolo villaggio di pescatori di Gros Islet. Tra le due zone è stato tagliato un canale artificiale che dà su una vasta laguna, dove si trova il Rodney Bay Marina, ovvero il più grande porto turistico dell’isola. Se avete intenzione di assumere del personale oppure di lavorare su una barca, questo è un buon posto dove contattare i marinai. Gros Islet è un villaggio di semplici case di legno con tetti di latta arrugginiti, moltissimi negozi di rum, e una costa disseminata di coloratissime imbarcazioni. Se sentite qualcuno suonare soffiando in una conchiglia, è il segnale che sono arrivate le barche dei pescatori con il loro bottino. La cittadina non può vantare delle attrattive turistiche, ma la Chiesa di San Giuseppe è un edificio formidabile situato alla periferia nord dell’abitato, e c’è un piccolo mercato nei pressi del lungomare dove si vedono spesso i pescatori intenti a riparare le reti. Gros Islet è inoltre famosa per la sua esaltante serata 'jump-up' del venerdì.

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Soufrière
La cittadina costiera di Soufrière fu fondata dai francesi nel 1746 e prese il nome dalle vicine sorgenti solforose. I due suggestivi Pitons lungo la costa fanno da sfondo all’abitato verso sud, mentre la vetta più alta dell’isola si erge sopra la foresta pluviale a qualche miglio appena di distanza nell’entroterra. Come gli altri villaggi di pescatori situati lungo la costa, Soufrière conserva numerosi antichi edifici sciupati dalle intemperie, alcuni dei quali hanno ancora le loro eleganti rifiniture, mentre altri versano in cattive condizioni. In centro si trova un’interessante chiesa cattolica di pietra. Sul lato nord del molo si svolge il Soufrière Market, dove potrete acquistare cesti, cappelli di paglia e spezie. Anche se molti turisti visitano Soufrière in un solo giorno con le gite organizzate, la sua tranquilla atmosfera provinciale si apprezza soltanto ferma

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Frigate Islands Nature Reserve
Questa riserva naturale, situata a metà strada lungo la costa orientale, è un luogo estivo di riproduzione per fregate, aironi e per un paio di rare specie di avifauna indigena (il piccione Ramier e il rigogolo di St Lucia). Vi abitano inoltre il boa constrictor e la ben più pericolosa vipera fer-de-lance. Le agenzie locali e il National Trust organizzano delle escursioni nel parco.

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Maria Islands Nature Reserve
Queste minuscole isolette sono l’unico habitat del kouwes, una delle più rare specie al mondo di biscia dal collare, e della lucertola di Maria Islands. Santuario dell’avifauna marina, questa riserva è chiusa durante il periodo estivo della riproduzione, ma si può visitare negli altri mesi con i tour organizzati dal St Lucia National Trust.

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Sulphur Springs
Sulphur Springs è una zona spoglia e desolata con pozze di fango bollente e soffioni, che rilasciano grandi quantità di gas sulfurei, responsabili dei depositi minerali gialli che ricoprono tutta l’area. L’odore putrido, simile a quello delle uova marce, è dovuto invece al solfuro di idrogeno. I visitatori erano soliti avvicinarsi ai soffioni per osservare il fenomeno, fino a quando una guida locale che accompagnava un gruppo di turisti tedeschi affondò nel fango bollente fino alla vita; la guida è sopravvissuta all’incidente, ma oggi le pozze si possono guardare soltanto più dalle piattaforme, al sicuro. Sebbene questa zona venga promossa come un ‘vulcano dentro il quale si può entrare in automobile’, in realtà chi si aspetta di scendere in un cratere vulcanico resterà deluso. Le pareti del cratere sono state distrutte dall’erosione migliaia di anni fa, e oggi l’attività vulcanica è visibile solo più sul versante della collina.

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Vieux Fort
Vieux Fort, la città più meridionale di St Lucia, non sarebbe compresa nell’itinerario della maggior parte dei visitatori se non fosse sede dell’aeroporto internazionale dell’isola, che si trova immediatamente a nord del centro. Questa cittadina conserva vecchi edifici di legno insieme a strutture più recenti, e ha il secondo porto dell’isola in ordine di importanza. Se dovete pernottare qui in attesa di un volo, date un’occhiata alle spiagge di sabbia bianca situate sul lato orientale dell’abitato.
In cima alla collina di Moule à Chique (220 m), il promontorio più a sud di St Lucia, c’è un faro che offre un bel panorama di Maria Islands, delle montagne dell’entroterra e, se il tempo è bello, dell’Isola di St Vincent, più a sud.

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Edited by (ale.88) - 6/2/2011, 16:40
 
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(ale.88)
view post Posted on 6/2/2011, 16:46




Spiagge

Spiaggia Reduit
La Spiaggia Reduit di Saint Lucia è situata sulla punta settentrionale dell'isola, sul versante occidentale e di poco più a sud della Rodney Bay, il porto turistico per yacht più grande di Saint Lucia. Si tratta di una tranquilla spiaggia di soffice sabbia orlata da bellissime palme e bagnata da un mare turchese, cristallino e dal fondale che digrada dolcemente verso il largo. A ridosso della spiaggia si trovano molti alberghi e ristoranti affacciati sul mare, fatto che rende Reduit sempre molto affollata di turisti durante l'alta stagione.

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Spiaggia Gros Islet
La Spiaggia Gros Islet di Saint Lucia è situata sulla punta settentrionale dell'isola, sul versante occidentale e di poco più a nord di quella più famosa di Reduit. La spiaggia si distende a ridosso del villaggio omonimo di Gros Islet, piccolo paese di pescatori con casette in legno, curiosi negozi di rum e imbarcazioni colorate che dondolano nel porticciolo. Si tratta di una bella spiaggia lunga e molto ampia di soffice sabbia in una deliziosa baia delimitata da dolci colli ricoperti di fitta vegetazione e boscaglia. Il mare che la bagna è azzurro, limpido e cristallino, con fondali digradanti verso il largo. Gros Islet è ben attrezzata ed organizzata ed offre la possibilità di praticare diversi sport acquatici, tra cui sci d'acqua, vela, pedalò e molti altri. A ridosso della spiaggia si trovano ristorantini tipici e diverse possibilità di alloggio.

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Spiaggia Pigeon Island
La Spiaggia Pigeon Island di Saint Lucia è situata sulla punta settentrionale dell'isola, di poco più a nord di quella di Gros Islet. La spiaggia si trova all'interno del Parco Nazionale di Pigeon Island, uno dei luoghi più rinomati dell'isola, ricco di sentieri che serpeggiano attorno al settecentesco Fort Rodney. Si tratta per la precisione di una serie di spiagge di sabbia fine che si distendono sulla penisola di Pigeon Island, orlate da palme e da diversi alberi che regalano una piacevole ombra naturale. Il mare è azzurro e molto limpido, ideale per gli amanti del nuoto. Gli appassionati di diving e snorkeling trovano inoltre in tutta questa zona ottime opportunità per esplorarne i fantastici fondali: il vicino Scuba Steve's Diving sulla Gros Islet Highway organizza immersioni e uscite per fare snorkeling. Sulla spiaggia si trovano lettini da noleggiare e dei ristoranti.

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(ale.88)
view post Posted on 9/2/2011, 12:30




Storia

I reperti archeologici dell’isola indicano che St Lucia fu abitata dagli arawak tra il 1000 e il 500 a.C. Intorno all’800 d.C. un’ondata migratoria di popoli caraibici sconfisse gli arawak e fondò degli insediamenti stabili sull’isola.
St Lucia non fu compresa nelle rotte di Colombo durante i suoi quattro viaggi nel Nuovo Mondo, e fu probabilmente avvistata per la prima volta dagli esploratori spagnoli all’inizio del XVI secolo. I primi tentativi di colonizzazione europea, però, non furono avviati che nel 1605, quando un gruppetto di inglesi fu ben presto scacciato dai poco ospitali caraibici. Un secondo tentativo inglese nel 1638, questa volta da St Kitts, non ebbe successo perché la maggior parte degli aspiranti coloni fu attaccata e uccisa dagli indigeni.
Partiti gli inglesi, furono i francesi a rivolgere le loro mire all’isola e a cercare di trovare un accordo con i caraibici. Nel 1746 i francesi fondarono la prima cittadina di St Lucia, Soufrière, e iniziarono a coltivare le piantagioni. La riuscita invasione inglese del 1778 permise a questa potenza di stabilire delle basi navali a Gros Islet e Pigeon Island, che verranno poi utilizzate per attaccare le isole francesi situate a nord. St Lucia cadde alternativamente in mano a inglesi e francesi fino al 1814, quando il Trattato di Parigi la destinò infine agli inglesi, ponendo termine a 150 anni di conflitti durante i quali l’isola aveva cambiato bandiera per ben 14 volte. Dal punto di vista culturale gli inglesi furono molto lenti nel rimpiazzare le usanze francesi e fino al 1842 la lingua ufficiale locale continuò a essere il francese, poi sostituito dall’inglese.
Altre usanze sono giunte fino ai nostri giorni: la maggioranza della popolazione parla un patois di origine francese, frequenta le chiese cattoliche e vive in villaggi dal nome francese. St Lucia ottenne l’autonomia interna nel 1967 e la piena indipendenza, come membro del Commonwealth, nel 1979. La nascita di questo minuscolo paese non fu tuttavia facile. Nel 1981 il governo del partito laburista, il St Lucia Labour Party (SLP), guidato da John Compton, fu sconvolto dalle dimissioni di numerosi suoi membri, per cui nel 1982 aveva poco potere. Il momento di crisi politica fu aggravato da scioperi e dimostrazioni, che provocarono la caduta del governo nel gennaio dello stesso anno. John Compton e l’SLP sono tornati la potere nel 1987, sempre animati dalla volontà di unire l’isola con le vicine Grenada, Saint Vincent e Dominica. A metà degli anni ’90, la crisi del commercio di banane con l’Unione Europea ha danneggiato l’economia dell’isola e la disoccupazione è salita al 30% circa. Da allora il governo si è maggiormente impegnato nelle riforme e nella diversificazione dell’economia.
Il turismo, invece, è entrato in una fase particolarmente fortunata, anche se la costruzione di nuovi villaggi turistici non sempre ha seguito le norme per il rispetto dell’ambiente. Uno dei resort più recenti è stato sfacciatamente costruito tra i due Pitons gemelli, che sono considerati il simbolo della natura incontaminata dell’isola. Prima della costruzione del villaggio, molti abitanti di St Lucia hanno sperato che nella zona fosse istituito un nuovo parco nazionale.
Nel 2001, Saint-Lucia è stato uno dei 35 paesi indicati dall'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) come riciclatori di denaro sporco. Il 2006 è stato stabilito come termine ultimo per l'attuazione di un risanamento economico-finanziario.
 
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(ale.88)
view post Posted on 9/2/2011, 13:36




Cucina

Mangiare nei ristoranti locali é un'occasione per scoprire i gusti e i sapori della cucina creola a Saint Lucia e immergersi nel quotidiano dell'isola. I ristoranti locali, semplicemente chiamati local bars, propongono prezzi modesti sia per la cucina locale che per piatti occidentali. Con meno di 5€ potrete mangiare un piatto completo, pesce o carne con verdure, legumi e riso e accompagnato da una bibita o una birra locale (Piton).
Prima la cucina francese, poi quella africana, in seguito quella indiana hanno contribuito a dare vita alla cucina creola di Saint Lucia, nata dall'influenza di 5 secoli di immigrazione e dall'incontro con la cucina Amerinda che é riuscita a sopravvivere nel tempo e che ancor oggi si ricorda nell'uso di ingredienti quali la patata dolce, l'ignam, la manioca.
Il piatto tradizionale di St. Lucia é il "green fig and salt fish", banana verde e pesce salato. Il baccalà, introdotto dai coloni, é stato adottato dalla cucina creola per la sua ricchezza in proteine e il suo basso costo. Cotto stufato insieme alla banana verde, spezie ed erbe é il piatto più popolare. Ancora oggi su alcune spiagge dei villaggi di pescatori qualcuno usa salare il pesce pescato per poi farlo essiccare al sole per conservarlo più a lungo. La banana é inoltre utilizzata per fare del ketchup piuttosto originale, il "banana ketchup".
La cultura indiana, introdotta dai lavoratori indiani nel 1840 giunti sull'isola per la lavorazione della canna da zucchero, ha introdotto il "roti", una specie di crepe o tortilla piegata a forma di fagottino e riempita con diversi ingredienti (verdure, carne).
Il "one pot", di origini amerinde, é uno stufato molto liquido di verdure e carni diverse condito con molte spezie e peperoncino, accompagnato con fagioli rossi e gnocchi locali, piatto tradizionale di St. Lucia. La zuppa di zucca é un altro piatto tipico, preparato con timo e pancetta dolce o con brodo di pollo.
 
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6 replies since 3/2/2011, 17:38   1234 views
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