Paesi Baschi

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S o n i a
view post Posted on 25/8/2010, 14:40 by: S o n i a


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Bilbao



Bilbao (in basco: Bilbo) è il capoluogo della Biscaglia. Importante porto marittimo e centro industriale, sorge sul fiume Nervión, e i suoi sobborghi si estendono fin sulla costa del Golfo di Biscaglia. Contando l'intera area urbana, si stima una popolazione di circa 1.000.000 di abitanti
La città è strutturata in tre parti: dal centro storico, da una parte più moderna, che si è sviluppata negli ultimi secoli e da una parte nuovissima che è tutt’ora in divenire, e che la stà imponendo come una delle città europee in maggiore sviluppo. Infatti, la città ha recentemente subito un rinnovamento urbanistico incentrato attorno al nuovo sistema di metropolitana progettato da Sir Norman Foster e, soprattutto, attorno al Guggenheim Museum di Bilbao, progettato da Frank O. Gehry. Il porto, formalmente sul fiume, è stato spostato ed espanso sul Golfo di Biscaglia, lasciando ampi spazi disponibili lungo il fiume, in zona centrale, che sono stati sfruttati per ospitare la maggior parte dei nuovi edifici.

IL CENTRO STORICO
Il vero asse della cittadina è l’estuario del fiume Nervión. Settecento anni di storia hanno favorito la comparsa di un ambiente nel quale le vestigia del passato coesistono con gli elementi propri dell’epoca moderna. Per percorrere il centro storico la cosa migliore da fare è partire dal ponte dell’Arenal e proseguire verso il quartiere medievale, un insieme di stradicciole parallele e perpendicolari o “cantones”. Sulla sinistra s’innalza la chiesa di San Nicola, consacrata nel 1756 al patrono dei navigatori. Nel corso del XIX secolo, il tempio venne utilizzato come caserma dai francesi e dai “carlisti”. Dietro la facciata vistosa si conserva una splendida collezione di pale e sculture di Juan Pascual de Mena. Dirimpetto al porticato della chiesa si trova l’edificio in stile francese adibito in epoca passata a sede del “Banco de Bilbao”, oggigiorno sala per mostre culturali nonché archivio storico. Imboccando sulla sinistra la calle Askao, si raggiunge l’ascensore che porta alla basilica di Nostra Signora di Begoña, patrona della Biscaglia. Ubicata su di una collinetta dalla quale domina tutto il centro storico, venne costruita sopra un eremo preesistente, tra i secoli XVI e XVII. In un secondo tempo, dovette essere ricostruita a causa della distruzione parziale dovuta alle guerre carliste. Dietro la facciata principale, che fa bella mostra di un arco di trionfo manierista, troviamo tre navate gotiche, coperte da volte a crociera. Di ritorno alla calle Askao, facciamo una sosta presso la piazza Nuova, circondata da portici costituiti da sessantaquattro archi poggiati su colonne doriche, secondo lo stile neoclassico romano. Su uno dei lati si trova Euskaltzaindia, l’Accademia della Lingua Basca; sotto i portici ci sono ristoranti, negozi, bar che in primavera e in estate si trasformano in bar- terrazza. Uscendo dalla piazza prendiamo la calle Sombrerería in direzione alla piazza Miguel de Unamuno. In essa s’innalzava la casa -ormai scomparsa- del pensatore e letterato basco. Nei dintorni si apre la porta di Zamudio, con un’altra piazzetta sulla quale s’affacciano la chiesa dei Santi Giovanni e il museo Archeologico, Etnografico e Storico Basco (antico Collegio di Sant’Andrea), la prima fondazione dell’ordine dei Gesuiti in città. L’edificio del museo, che riflette lo stile classicista, è eretto intorno ad un cortile che rispecchia i canoni dello stile “herreriano”. Proseguendo lungo la calle de La Cruz, c’addentriamo nel vero cuore del Centro Storico, dove ci sono le cosiddette sette vie: Somera, Artekale, Tendería, Belostikale, Carnicería Vieja, Barrenkale, Barrenkale Barrena. I bar di Somera ci consentono di conoscere la consuetudine del “txikiteo”, mantenuta viva da gruppi di ragazzi che fanno il giro dei bar bevendo bicchierini di vino (i “txikitos”) e cantando canzoni tradizionali. La via sbocca nei pressi della chiesa di Sant’Antonio, uno degli edifici più antichi della città, costruito sopra una fortezza. Il tempio appare sullo scudo cittadino insieme al ponte medievale dallo stesso nome, spazzato via da una piena e ricostruito alcuni metri oltre. Lasciato sulla sinistra il mercato di La Ribera, dove si possono trovare i migliori prodotti freschi della terra e del mare, continuiamo lungo la calle La Ribera fino a Barrenkale, un’altra via tipica per il “txikiteo” sopra menzionato. Così facendo arriviamo al fulcro delle sette vie: la cattedrale di San Giacomo. L’edificio, il più vecchio del Centro Storico, fu iniziato in stile gotico e portato a termine in epoche successive. È consacrato all’apostolo patrono di Bilbao e venne dichiarato cattedrale nel 1949. Da questo punto ci dirigiamo verso le vie Perro, La Torre, Barrenkale Barrena, Pelota e Santa María, conosciute soprattutto per l’ambiente notturno e festivo. All’angolo formato dalle vie Santa María e Perro, c’imbattiamo nel palazzo John o edificio della Borsa, che non ebbe mai a che vedere con lo scambio di valori, anche se in passato registrò un’intensa attività mercantile. Percorrendo la calle Santa María sbocchiamo di nuovo in quella di La Ribera, che finisce presso il Teatro Arriaga. Costruzione neobarocca con balconi grandi ed eleganti, fu rimodellato nel 1986.

LA GRAN VÍA E LA CITTÀ DEL XXI SECOLO
Accanto all’estuario, la Gran Vía costituisce la seconda arteria di Bilbao, asse principale dell’Ampliamento progettato alla fine del XIX secolo. La strada ha inizio in piazza Circular, presieduta dalla statua di Diego López de Haro, che fondò Bilbao nell’anno 1300. Banche, grandi magazzini e piccoli negozi, centri finanziari nonché amministrativi sono disseminati lungo il tratto più vecchio della Gran Vía, compreso tra la piazza Moyúa e la piazza Circular. Tra gli edifici risalta il Palazzo Foral, eretto nel 1900 e riflesso dell’epoca dorata della cittadina. All’interno, alcune stanze conservano interessanti arredamenti veneziani e considerevoli collezioni di opere d’arte. S’affacciano sulla piazza Moyúa: l’edificio che ospita l’hotel Carlton, in passato sede del Parlamento Basco -nel corso della Guerra Civile- e il palazzo Chávarri, bell’esempio di architettura della fine del XIX secolo, nel quale le finestre sono raggruppate in gruppi l’uno diverso dall’altro. Percorrendo la Gran Vía in linea retta si arriva al Sacro Cuore, passando davanti a costruzioni alquanto singolari. Sulla sinistra, al secondo isolato ammiriamo le case di Ramón de la Sota, abitazioni della ricca borghesia cittadina che risalgono all’inizio del XX secolo. A destra s’estende il parco di Doña Casilda de Iturrizar che, secondo i canoni dei giardini inglesi, possiede grandi aree con cespugli e alberi, oltre ad un laghetto con anatre e cigni. Inoltrandoci nei giardini, scopriremo il museo delle Belle Arti, uno dei più rilevanti della penisola dovuto alla qualità delle opere artistiche riunite: arte basca antica e contemporanea, oltre alle arti applicate. La fine della Gran Vía è segnata dal grande monolito del Sacro Cuore, ubicato nella piazza omonima. Ci troviamo di nuovo ad un passo dall’estuario, in una zona che ha registrato un cambiamento notevole. Dove prima c’erano i cantieri navali oggi s’innalza il Palazzo dei Congressi e della Musica Euskalduna, con un disegno che ricorda l’ultimo bastimento costruito nei menzionati cantieri. Costeggiando l’estuario, abbiamo la sensazione di imbatterci in un secondo bastimento: il museo Guggenheim d’Arte Moderna e Contemporanea: una grande scultura di titanio, pietra e vetro conosciuta in tutto il mondo e progettata dall’architetto statunitense Frank O. Gehry.

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Edited by S o n i a - 25/8/2010, 16:31
 
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